PREMESSA 

La presente idea progettuale nasce dalla collaborazione di due realtà con una “mission” analoga: rendere la disabilità punto di partenza e dare ai soggetti con diagnosi di disturbo dello spettro e altre disabilità caratterizzate da difficoltà comportamentali un percorso di sviluppo che le porti ad essere parti attive della società.  

Vogliamo raggiungere questo obiettivo per mezzo di metodologie di insegnamento e di modificazione del comportamento approvate dalla comunità scientifica internazionale, fornendo qualità e professionalità nei servizi erogati. Tutti i professionisti coinvolti nel progetto promuovono interventi basati sull’analisi comportamentale applicata (intervento ABA), riconosciuta a livello internazionale come metodo d’elezione per i disturbi dello spettro autistico e indicata come terapia efficace per l’autismo anche dall’ISS (come indicato dal Sistema Nazionale delle Linee Guida, 2011).

Sos Autismo è ad oggi tra le associazioni più rappresentative della Sicilia occidentale, sia per numero di strutture dislocate sul territorio della provincia di Trapani che per numero di iscritti.  L’associazione punta ad offrire a tutti i suoi utenti un servizio di eccellenza, mettendo a loro disposizione professionisti qualificati nelle diverse aree di interesse e di intervento.

Pertanto, nel 2020 l’associazione ha creato un rapporto di collaborazione con la cooperativa sociale onlus “Voce nel silenzio”, con sede a Gorla Minore (VA) e a Voghera (PV), portando sul territorio trapanese un team di professionisti certificati nell’analisi comportamentale applicata.  

Voce Nel Silenzio è una realtà costituita da professionisti e genitori che si occupa di promuovere sul territorio progetti basati sull’ABA al fine di fornire supporto a bambini e adolescenti con disabilità e alle loro famiglie. La cooperativa si è occupata fin dalla fondazione di condividere intenti e modalità con diversi enti sul territorio italiano, condivisione che ha portato alla realizzazione di numerosi progetti clinici e di formazione.  

L’intervento proposto si pone l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dell’utente e della sua famiglia incrementando comportamenti desiderati e modificandone la forma nelle aree della socializzazione, comunicazione, cura di sé, capacità di gioco, capacità didattiche, salute e sicurezza ed uso di spazi pubblici. 

Affinché l’intervento possa dimostrarsi efficace è necessario che tutti gli ambienti frequentati abitualmente dall’utente (scuola, oratorio, centri sportivi, corsi ludico- ricreativi), e la famiglia in prima istanza, aderiscano in modo sistematico e coerente alla programmazione così da espandere gli apprendimenti avvenuti all’ambiente naturale del minore. Tale programmazione, realizzata a partire da una iniziale valutazione funzionale dell’utente, verrà pertanto presentata e condivisa in primis con i genitori del minore. 

Famiglia

Il ruolo genitoriale nella realizzazione dell’intervento A.B.A. è centrale per assicurarne un esito positivo, poiché la famiglia rappresenta, nella maggioranza dei casi, la figura più vicina all’utente, quindi colei che meglio ne conosce le abitudini e le caratteristiche. La programmazione, pertanto, viene spiegata verbalmente e concretamente mostrata ai genitori così da assicurare loro gli strumenti necessari per applicarla autonomamente in modo corretto e aderente alle indicazioni date. 

Ad ogni sessione di lavoro con il Senior Tutor viene chiesto alla famiglia e agli operatori un  aggiornamento sulle sedute ABA svolte con il terapista RBT.  Il Senior Tutor, al di là dell’analisi dei dati svolta insieme al Case Manager o alla Teacher Leader, rimane a disposizione della famiglia e degli operatori per eventuali domande, dubbi o chiarimenti. La programmazione, proprio sulla base dei dati raccolti step by step, viene aggiornata durante i workshop, a cui è richiesta la partecipazione di tutors e famiglia. 

Scuola

Come anticipato precedentemente, allo scopo di generalizzare le competenze acquisite in sessione e di favorire nuove abilità in ambienti diversi, diviene essenziale promuovere l’intervento anche all’interno del contesto scuola per assicurarsi risultati significativi. E’ importante per una buona riuscita dell’intervento che l’istituto scolastico, nella figura delle insegnanti e delle assistenti educative, parallelamente al lavoro svolto in sede opportuna o a domicilio dall’equipe preposta, persegua obiettivi condivisi con il Senior Tutor facendo uso, dove necessario e richiesto, delle procedure A.B.A.

Il Senior Tutor e la Teacher Leader sono, naturalmente, a disposizione degli operatori scolastici sia durante il workshop sia in remoto, tramite contatti telefonici o e-mail, per chiarire eventuali dubbi o rispondere a domande.  Un clima collaborativo, fatto di confronto e scambio, è funzionale per aiutare il minore a generalizzare quanto appreso durante le sessioni di lavoro ABA. Un sistema coerente e unito consentirà al bambino di comprendere più facilmente l’ambiente circostante, di modificare il proprio comportamento e di integrarsi. 

La programmazione potrà inoltre essere condivisa con eventuali altre persone coinvolte nel progetto: altri familiari, educatrici, logopediste, psicomotriciste, neuropsichiatri infantili, pediatri, etc.